Visita Avellino
La cattedrale
La prima tappa della vostra visita ad Avellino non può che essere la Cattedrale, riaperta dopo il terremoto del 1980. Si tratta di un tempio realizzato intorno al 12esimo secolo in stile neoclassico. Da visitare anche l’interno di questa chiesa: la cripta romanica e il coro ligneo cinquecentesco sono imperdibili. Il Duomo è stato restaurato dopo il disastroso terremoto del 1980.
Torre dell’Orologio
La Torre dell’Orologio è oggi considerata l’emblema e il simbolo della città di Avellino, perché domina con i suoi 40 metri d’altezza lo skyline della città. Questa torre storica ha un’impronta barocca e venne costruita nel 1600. La torre si trova in Piazza Amendola e la sua storia è dubbia: alcuni dicono che sia stata costruita sulla base di edifici preesistenti, altri ritengono che sia sorta dal nulla. Quello su cui tutti concordano è sull’indubbia bellezza e sul grande significato di questa torre che nel Seicento testimoniava come la città avesse un ruolo importante nella cultura e nell’arte barocca. La torre fu, come molti edifici storici, danneggiata dal terremoto del 980 e fu in seguito restaurata: i lavori necessitarono ben 7 anni: iniziati nel 1984, furono portati a termine nel 1991.
Museo provinciale Irpino
Già il fatto che sia gratuito può spingervi a visitare questo museo, ma il vero motivo per cui vale perderci un po’ di tempo è perché il museo provinciale Irpino è un vero e proprio tesoro, senza ombra di dubbio il più importante della città. Qui sono custoditi e messi in mostra tutti i documenti dell’Irpinia, nel corso dei secoli, dal periodo preistorico a quello romanico, senza dimenticare quello sannitico. Il museo è ospitato all’interno del Palazzo della cultura e vanta due sezioni: la prima è una sezione archeologica dove si trovano molti reperti che risalgono al periodo compreso dal neolitico all’età romana, abbraccia dunque un arco di tempo che va dal 6 millennio a.C al 6 secolo d.C. La seconda sezione invece è quella moderna, con porcellane e quadri realizzata tra il Seicento e l’Ottocento.
Palazzi nobiliari del centro storico
Passeggiare per il centro di Avellino è assolutamente raccomandato. Potrete così ammirare i bellissimi palazzi nobiliari costruiti durante i secoli d’oro della città. Tra questi spicca il settecentesco Palazzo Caracciolo, con il suo aspetto nobile e regale. E ancora il signorile Palazzo Cucciniello che in passato era collegato a un convento benedettino.
La fontana dei tre Cannoli
Oltre alla torre dell’Orologio c’è un altro monumento che viene eletto a simbolo cittadino di Avellino. Si tratta della fontana dei Tre Cannoli, situata in Strada delle Puglie. Anticamente uno degli abbeveratoi della città, la fontana venne poi restaurata e abbellita dall’architetto Cosimo Fanzago su ordine di Francesco Marino Caracciolo- La statua centrale rappresenta Bellerofonte che uccide la Chimera: oggi in gergo la fontana viene chiamata con il nome di Bellerofonte.
Nei dintorni
Una volta ad Avellino potete approfittarne per visitare alcuni interessanti luoghi che si trovano nei suoi dintorni, cittadine e località intrise di storia e di cultura. Tra queste si segnalano:
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- Abellinum:la città romana con tutti i resti storici situata a soli 4 chilometri di distanza da Avellino;
- la basilica dell’Annunziata a Prata di Principato Ultra(paesino a 12 km di distanza);
- il santuario di Montevergineche si trova a 16 chilometri di distanza dal centro della città;
- lanecropoli neolitica di Mirabella Eclano(a 32 km);
- Frigento: cittadina a 42 chilometri da Avellino;
- l’abbazia di S. Guglielmo al Goleto(a 53 km);
- i castellinei dintorni di Avellino, come quello di Bisaccia (a 68 km), quello di Montesarchio (a 18 km) e quello di Lancellotti (a 27 km).
La buona cucina avellinese
Avellino è in Campania e per definizione la cucina di questa regione d’Italia è prelibata. Avellino non è un’eccezione: in questo centro affascinante, ricco di storia e di cultura, potrete godere di pranzi e cene deliziose, che vi faranno capire il perché della fama di regina culinaria che questa zona d’Italia vanta. Troverete qui tutto il meglio della cucina campana, dalle pizze preparate nel forno a legna alla pasta fatta in casa. Oltre ai piatti tipici della regione ci sono delle varianti propriamente locali: per esempio nella cucina dell’avellinese i legumi (molto apprezzati in tutto il territorio) vengono serviti spesso sia come primi, che come contorni che come piatto unico. Cosa che non accade invece nel napoletano, dove i legumi sono presenti sono in alcune ricette tipiche, come legumi con cozze. Si deve per lo più alla struttura geografica delle città: Napoli essendo sul mare vanta una tradizione culinaria più marinara, Avellino no.
Tra le particolarità in tavola dell’Avellinese si ricordano i primi piatti con la pasta fatta a mano di numerosissime forme e misure diversi, tipici dell’Irpinia:i fusilli, i cavatelli, le tagliatelle, i ravioli, le orecchiettesono solo alcuni dei tipi di pasta che potrete mangiare.
I secondi piatti, come precedentemente accennato, sono per lo più a base di carne, dato che il pesce qui non è molto diffuso. Potrete optare per l’agnello, per il pollo o per il coniglio: la cottura è varia e dipende da ristorante a ristorante. C’è chi opta per una cottura più leggera, alla brace, chi invece predilige l’utilizzo di salse e aromatizzanti di vario tipo. In alcuni ristoranti, inoltre, potrete assaggiare anche il piccione etommacelle, ovvero le interiora del maiale. Buonissima, infine, anche la pasticceria locale: da provarela pizza con la ricotta, il granone e le scarole.